Yasmine Mahmoud
  archeologia, antropologia e ricerca

     Ho iniziato a scavare a Tell Mozan nel 2008, quando ero ancora una studentessa di archeologia all'Università di Damasco. Ho partecipato a 3 stagioni di scavo e a una stagione di studio in cui ci siamo concentrati sul completamento dei dati delle stagioni precedenti. Negli anni successivi ho contribuito attivamente alle numerose attività dedicate allo sviluppo della comunità locale e al suo coinvolgimento nella tutela del patrimonio culturale di Mozan. Inoltre, coordino le operazioni di restauro e conservazione che si svolgono a Tell Mozan insieme al nostro team all'estero, e in Siria gestisco gli aspetti amministrativi. Tra le attività previste allo scopo di coinvolgere la comunità locale, ho contribuito ad allestire mostre in Italia, a Beirut, Damasco, Aleppo e Qamishli.

     Il mio interesse in campo archeologico va oltre la mia specializzazione nel Vicino Oriente antico: ho infatti preso parte agli scavi nella città vecchia di Damasco, nel 2013 e 2014 ho scavato presso il sito romano-islamico di Souk al sagha (nel "water mermaid Roman temple"), sono stata supervisore degli scavi presso il sito islamico di Boustan sukkar, e ho partecipato al corso di paleoantropologia tenuto presso il sito di Dmanisi, in Georgia.

      Oltre allo scavo, ho cercato di acquisire una certa esperienza in antropologia fisica, per cui ho completato uno studio antropologico post-scavo sui resti umani di Bab Kissan a Damasco e un laboratorio post-scavo riguardante la necropoli della seconda età del ferro di Urville-Nacqueville (presso l'Università di Bordeaux 1), il cui obiettivo principale era l'identificazione di frammenti ossei deformati.


      Nel corso degli anni ho sviluppato un interesse per il corpo e l'immagine umana: da qui è nata la mia ricerca di dottorato, che sto svolgendo presso l'Università di Pavia. Attualmente sto scrivendo la mia tesi sulle statuette antropomorfe di Urkesh del III e II millennio a.C. Il mio approccio all'argomento si concentra su due aspetti. Il primo consiste in un catalogo di figurine che include informazioni dettagliate sugli oggetti in forma di dati e descrizioni, e il secondo offre un'analisi teorica incentrata sulla funzione degli oggetti, sulla percezione antica del corpo umano e più in generale sulla rappresentazione figurativa. Il finanziamento ottenuto da parte della Fondazione Gianmaria Buccellati per questa mia ricerca mi ha spinto a includere un capitolo sui gioielli trovati a Tell Mozan, sulla loro funzione e sulla raffigurazione di gioielli sulle statuette antropomorfe - con un'analisi delle importanti implicazioni ideologiche di tale rappresentazione e del loro utilizzo nei corredi sepolcrali. Ciò ha comportato uno studio approfondito dei dati, delle fonti dei materiali utilizzati per la realizzazione dei gioielli e delle tecniche di fabbricazione.


     Pubblicazioni

  1. Mahmoud, Y., 2019. Through the eyes of the ancient. The perception of beauty in 3rd millennium Syria, in Between Syria and the highlands. Studies in honor of Giorgio Buccellati & Marilyn Kelly-Buccellati, edited by S. Valentini and G. Guarducci, SANEM 3, pp. 255-261.
  2. Buccellati, G., Ermidoro, S., and Mahmoud, Y., 2018. I Millenni per l'oggi, Firenze.
  3. Buccellati, G., Ermidoro, S., and Mahmoud, Y., 2018. The Millennia for Today, Urkesh.